
S. Iconio
Il sentiero inizia subito prima del ponte sul fiume Mingardo che separa il comune di Camerota da quello di Centola-Palinuro a destra andando in direzione Palinuro. Da qui inizia un magnifico tracciato che, allontanandosi gradualmente dalla costa, si inoltra nel bosco di Pinus halepensis frammisto a Macchia Mediterranea; il primo tratto più impegnativo sale gradatamente di quota. In cima si iniziano ad ammirare ampi scorci panoramici sulla costa da Capo Palinuro alla spiaggia di Cala del Cefalo e sull’entroterra. Si passa per il maestoso “Iazzo” di S.Iconio, ricovero per il bestiame e ampio casolare di campagna, testimonia una cultura contadina che ha preservato, custodendola e vivendola, l’incolumità di questo angolo incontaminato del Parco, nei pressi sono visibili i ruderi di un antico Cenobio Basiliano risalente all’anno 1000 dove i monaci basiliani impiantarono un piccolo lembo di pineta di pini d’Aleppo per estrarne la resina. Da qui negli anni la pineta si è distribuita lungo le pendici del monte e, attraverso il rotolamento delle pigne si è instaurata sulla sottostante duna di Cala del Cefalo. Nei pressi dei resti della badia è presente una particolarità botanica: un’ampia distesa di piantine di liquirizia, regalo anch’esso dei monaci Basiliani, antichi coloni di queste terre. Si prosegue quindi lungo un sentiero sterrato sino a raggiungere la località Sant’Antonio dove sorge una cappella dedicata al Santo e da cui si gode di un bellissimo panorama dal quale si possono osservare oltre al suggestivo Capo Palinuro, anche tutte le frazioni del Comune di Camerota: Licusati, Lentiscosa, Camerota e Marina .
Da qui si può scendere per una strada sterrata che raggiunge la loc. Cala d’Arconte e raggiungere Marina di Camerota attraverso un comodo sentiero costiero passando per le località Capogrosso e spiaggia della Calanca.